Frascati: Il Premio Nazionale Frascati Poesia Antonio Seccareccia 2024, alla sua 64ª edizione (promosso e organizzato dall’Associazione Frascati Poesia) è stato riconosciuto a Gian Mario Villalta per la raccolta “Dove sono gli anni”, Garzanti. In una sala presieduta dalla Sindaca e piena di scuole così come di amici e di cittadini di Frascati, il Premio ha raccontato i laboratori di letture dei poeti in finale proposte per settimane dai dieci Istituti del territorio, sia medie che superiori. Villalta – finalista insieme a Daniela Attanasio, Rossella Frollà e Massimo Morasso –, è stato scelto soprattutto per la forza del dettato poetico e per quel tono di ricerca morale attorno all’esistenza. Le letture e l’alto dibattito poetico declinato dai poeti durante la cerimonia non solo ha confermato Villalta quale uno dei poeti maggiori del contesto nazionale, ma ha dimostrato, ancora

Marco Castellani. scienziato cosmologo e poeta ci accompagna in un viaggio straordinario nel cosmo a caccia di conoscenze sorprendenti. Emozioni forti: di fronte all'immensità, alle stelle ed ai corpi celesti la poesia, dolce ed avvolgente umanizza fenomeni e leggi fisiche, in larga parte ancora ignote.

Arnaldo Colasanti e Barbara Schiavulli dialogano su quanto sta accadendo nel mondo dall'inizio di questo millennio che vede i nati in questo periodo( Generazione Z) la risorsa che può invertire un percorso di distruzione sociale ed economica dovuti al moltipplicarsi ed aggravarsi delle guerre in tutto il mondo. Cosa fare per la pace e la cooperazione dei popoli.

Lancinanti e percuotenti, un caleidoscopio variegato di verità nasco­ ste e di soppesate considerazioni sull'umanità: scrittrice, giornalista, saggista, la milanese · · Sella è di nuovo in libreria con l'antologia Tempuscolo (Mimesis, con prefazione di Antonio Castronuovo, post­ fazione di Edoardo Boncinelli) che reca come sottotitolo Lampi sul tea­ tro della vita. I suoi sono scritti brevi, per gran parte aforismi, sud­ divisi in una dozzina di paragrafi, che muovono da un'accurata capa­ cità di pensatrice: "Tempuscolo", nell'accezione specifica di rapidissi­ mo intervallo temporale, sta a indicare il veloce prodursi dell'imma­ ginazione che dà vita alla scrittura.

Tra il maggio e il giugno del 1945 migliaia di italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia furono obbligati a lasciare la loro terra. Altri furono uccisi dai partigiani di Tito, gettati nelle foibe o deportati nei campi sloveni e croati. Secondo alcune fonti le vittime di quei pochi mesi furono tra le quattromila e le seimila, per altre diecimila.I primi a finire in foiba nel 1945 furono carabinieri, poliziotti e guardie di finanza, nonché i pochi militari fascisti della RSI e i collaborazionisti che non erano riusciti a scappare per tempo (in mancanza di questi, si prendevano le mogli, i figli o i genitori). Le uccisioni avvenivano in maniera spaventosamente crudele. I condannati venivano legati l'un l'altro con un lungo filo di ferro stretto ai polsi, e schierati sugli argini delle foibe.

Lectio magistralis curata da Arnaldo Colasanti sul come leggere correttamente le opere pittoriche esaminando due dipinti eseguiti in tempi e luoghi differenti ; Piero della Francesca e Vincent van Gog.

Ieri sera, nella magnifica cornice delle Scuderie Aldobrandini, Tiziano Bruggiaro ha ricevuto il premio Nazionale Frascati Poesia Antonio Seccareccia nella sua 63° edizione. A Vivian Lamarque è stato assegnato il Premio Speciale Giuria. Particolare soddisfazione hanno manifestato entrambi, sia perché si è trattato di un premio storico (giunto alla sessantatreesima edizione), sia per l'autorevolezza della giuria che conta: Claudio Damiani. Renato Minore, Arnaldo Colasanti, Rita Seccareccia, Domenico Adriano, Raffaele Manica, Maria Ida Gaeta, Andrea Caterini. La conduzione della serata è stata curata dal bravissimo Andrea Di Consoli. Per chi fosse interessato è possibile ascoltare l'audio dell'intero evento. Buon ascolto !

In questi tempi difficili di guerra e di dolore, si avrebbe voglia di rinunciare a tutto per avere un po' di pace e di silenzio. Ma sarebbe ingiusto. Mai come oggi è opportuno ricominciare daccapo, insieme agli altri, in un'idea di collettività, di nuovo e sempre, pronta alla condivisione di quei valori che la poesia e il pensiero stringono tra uomini e donne, generazioni diverse al confronto. Il Premio Nazionale Frascati Poesia "Antonio Seccareccia", 63ma ed., ritorna puntuale con il progetto di rendere la Città una capitale della poesia, fornendo soprattutto ai giovani delle varie scuole del territorio quella esperienza di ricerca e di umanità di cui abbiamo tutti un grande bisogno. Poeti di valore nazionale in concorso, ragazzi e ragazze impegnate nei laboratori di poesia producendo elaborati durante questi mesi, si daran no l'appuntamento a Frascati, il 16 dicembre, per una nuova edizione di alto profilo civile e sociale. Arnaldo Colasanti Presidente Frascati Poesia

Una nuova presenza nel mondo della Letteratura. Una espressione poetica particolare del vivere anima e corpo nella socialità del mondo contadino, in una cornice particolare di luoghi e tempi.

Una ricerca poetica, questa di Lidia Sella, che porta nella lingua l'ascolto del corpo, della sua finitudine, dei suoi pensieri, delle sue illuminazioni. Un ascolto che si trasforma in un azzardo che è proprio della poesia: sporgersi sulla soglia dove la conoscenza di sé, del proprio sentire, si congiunge con l'interrogazione de lvisibile e del suo oltre, cioè di quell'odissea fisica che è il divenire dell'universo. Il mostrarsi della materia, dell'energia, del tempospazio. Immagini e riflessioni balzano sul fondo di un inconoscibile che manda dall'ignoto i Lidia Sella, giornalista, scrittrice, aforista e poeta, nata a Milano, dove vive e lavora. Ha collaborato con alcuni quotidiani e numerose riviste Ha pubblicato Amore come... (1999), La roulette dell'amore (2000) e quattro

Frascati, martedì 19 Giugno 2018, alle ore 19.00 si è svolto presso Villa Falconieri, la X edizione del Premio Nazionale Frascati Filosofia “Elio Matassi”. Quest’anno la giuria composta da Arnaldo Colasanti ( Presidente), Massimo Donà, Luca Taddio ha assegnato l’ambito riconoscimento al Prof. Maurizio Ferraris , in merito alla Sua opera di studioso e di filosofo. Allievo di Gianni Vattimo, influenzato da Jacques Derrida, ha esordito come teorico dell’ermeneutica prima di volgere il suo interesse verso il filone analitico. Negli anni ha saputo creare un’efficace sintesi tra i due approcci, dando corpo a un’ontologia critica che rigetta lo schematismo kantiano in sede conoscitiva. È stato direttore di programma al Collège International de Philosophie (Parigi), visiting professor in numerose università (tra cui Springs, Monterrey, Ginevra,

IL GROTTESCO NELLA LETTERATURA E NELL’ARTE Nel grottesco la vita passa attraverso tutti gli stadi, da quelli inferiori, inerti e primitivi, a quelli superiori più mobili e spiritualizzati, in una ghirlanda di forme disparate che testimonia la sua unità. Avvicinando ciò che è lontano, mettendo in relazione ciò che si esclude a vicenda, violando le nozioni abituali, il grottesco in arte è simile al paradosso in logica[1]. Goffo, bizzarro, paradossalmente comico, per grottesco s’intende quell’esasperazione caricaturale e voluta sproporzione tra sostenutezza della forma e risibilità del contenuto. Lo si rinviene già nella poesia maccheronica di Teofilo Folengo (Merlin Cocaì): Baldus, Zanitonella, Marcheide, … e nel Morgante di Luigi Pulci, poema epico, in cui la materia del ciclo carolingio è rivissuta con vivacissima comicità di sapore plebeo.

Poetessa italiana (Milano 1931 - ivi 2009). Annoverata tra le maggiori voci poetiche del Novecento, esordì con due liriche pubblicate da G. Spagnoletti nell'Antologia della poesia italiana 1909-1949 (1950); nello stesso periodo frequentò G. Manganelli e S. Quasimodo. Al 1953 risale il suo primo volume di versi, La presenza di Orfeo, in cui già si manifesta l'intreccio di temi erotici e mistici caratteristico della sua produzione. Dopo Tu sei Pietro (1961) ebbe inizio un silenzio artistico durato vent'anni. Nel 1984 diede alle stampe una delle raccolte più importanti, La Terra Santa, seguita da L'altra verità. Diario di una diversa (1986). Con Ballate non pagate (1995) ha vinto il premio Viareggio.

Le relatrici illustano secondo la loro analisi l'aspetto umano di Pier Paolo Pasolini seguendo un percorso inedito a cento anni dalla sua nascita. Di seguito, allo scopo di fornire un quadro formale del personaggio, riportiamo il suo percorso di vita.

Mirella Tribioli, scrittrice, critico letterrio e d'arte, illustra soprattutto da un punto di vista umanistico, la vita ed il cammino artistico di Antonio Canova. Di seguito un profilo formale della vita del Canova da noi proposto per chi non avesse piena conoscenza del personaggio considerato a livello mondiale un grandissimo, in particolare per le opere scultoree. Antonio Canova nacque a Possagno il primo novembre 1757. A soli quattro anni rimase orfano del padre, Pietro. La madre, Angela Zardo, si risposò poco dopo con Francesco Sartori e si trasferì nel vicino paese di Crespano, ma Antonio rimase a Possagno, con il nonno Pasino Canova, tagliapietre e scultore locale di discreta fama. Questi eventi segnarono la sensibilità di Antonio Canova per tutta la vita.



Intervista in occasione del 61° Premio Nazionale Frascati Poesia Antonio Seccareccia nel quale è stao conferito il Premio alla Carriera ad Edith Bruck scrittrice e poetessa.


La poetessa, scrittrice e critica letteraria Patrizia Pallotta da una personale interpretazione del Grottesco come "Tratto Distintivo dell'Arte Moderna "

PANASONICA Di Simone Di Biasio

Simone di Biasio è un giovane poeta di 33anni. Nato a Fondi , cittadina di 40.000abitanti , nella provincia di Latina. Vive a Roma dove si è laureato in “Comunicazione”. Giornalista, si è sempre occupato di Poesia che in lui rimane al centro di una ricerca sperimentale che ha a che fare sostanzialmente con il linguaggio, con la sua origine e con l’origine di tutti noi che ( Pag 19) :

"Abbiamo abitato tutti una casa del novecento
Dove stanno i vecchi riposti negli stipi
Dove apriamo credenze piene di grascia
In saloni deserti da uno sfollamento,...
il passato è un innovazione da inventare”


Il nostro Arnaldo Colasanti conversa con Emanuele Trevi sul tema del coraggio. (AUDIO) Trevi è uno dei critici più celebri della sua generazione oltre che premiato scrittore. Ha tradotto e curato edizioni di classici italiani e francesi: si ricordano testi dedicati a Leopardi, Salgari, e autori italiani del Novecento. Tra le sue collaborazioni citiamo: il «Manifesto» (Alias) e la trasmissione radiofonica Lucifero di Radio Tre, con una sezione dedicata alla poesia. Il suo libro Istruzioni per l’uso del lupo ha riscosso un notevole successo. Redattore di «Nuovi Argomenti», ha fatto parte della giuria del premio Calvino nel 2001, e del premio Alice 2002.

Antonio Di Mauro nella sua immagine esteriore quanto interiore di gentiluomo, fatto di squisitezza e di buone maniere figura uomo di altri tempi, mentre in realtà pur nato nel 1950, non è né uomo anziano, né tanto più, vecchio, ma uomo di età grande questo sì, se non altro per la importante esperienza di un vissuto di travagli intimi e familiari, che hanno segnato in maniera decisa e amara la sua vita già nei suoi primissimi anni di infanzia e di adolescenza. Nato ad Aci Bonaccorsi (Catania), in quel distinguo di uomo siciliano qual è, incarna da subito, agli occhi di chi lo accosta, ancor più quelle movenze di uomo d'altro tempo anche per quel denso bagaglio di cultura che mostra a pie' sospinto nel suo parlare sillogistico, e in quei suoi scritti dirompenti, deflagrazioni di un pensiero che nella sua più completa forza, saldamente si insinua nella mente di chi lo legge

UNA NUOVA LUCE: IL DOLCE STIL NOVO

Dante usa la definizione di "dolce stil novo" nel canto 24 del Purgatorio ove egli incontra Bonagiunta..
«"Ma dì s'i' veggio qui colui che fore
trasse le nove rime, cominciando
Donne ch'avete intelletto d'amore.
"E io a lui: "I'mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch'e' ditta dentro vo significando."
"O frate, issa vegg'io", diss'elli, "il nodo
che 'l Notaro e Guittone e me ritenne
di qua dal dolce stil novo ch'i' odo!"»
(Purg. XXIV, vv. 49-57)


Ritorno al sonetto

Cento Sonetti Indie di Luca Alvino

Nei sonetti è parecchio differente

-Anche se sembran strofe assai vicine


TRA FORTEZZA E TRINCEA - Prefazione di Quirino Principe

La metafora è strumento primario della poesia. Nei poeti di alta statura, è pratica magica che consacra l'indistruttibi­ lità di un linguaggio poetico. Nei mediocri, è cautela, para­petto contro le cadute in agguato. Le figure retoriche sono i muri a secco, i camminamenti, gli schermi blindati, il filo spinato (uso traslati aspri e scabri), oppure le pareti tappez­zate, i braccioli, i passamano, le balaustre di ferro battuto (uso figure addomesticate e confortevoli) con cui l'artefice costruisce a propria misura la murata e il bastingaggio, per non cadere scivolando nel mare dei non significati. Le armi retoriche sono di taglio (la similitudine, l'analo­gia, e, certamente, la metafora, e si annoverano l'antitesi, l'i­ perbole, la preterizione, l'ossìmoro, l'adynaton ... ) o di piat­to (la litote, l'antifrasi, l'anafora, l'omoteleuto, la perifrasi, la metonimia, l'apostrofe, la prosopopea... ). Chi sappia rac­cogliere i doni concessi dal Myoçeònico, e possegga talento per governarli, ha affinato in sé un'abilità virtuosistica che lo autorizza a ignorarli, in tutto o in parte, strisciando pericolo­samente sui bordi dell'impavesata, a rischio di tuffarsi nella salsedine imbevibile del Non Significante.


La PAROLA POETICA sfida necessaria ed indispensabile in tempo di fame. Benvenuti, ben trovati e grazie a tutti, prima di tutti a Rita, instancabile organizzatrice dell’Associazione Frascati Poesia. Questo mio sesto intervento a” Quindici minuti” riprende e rilancia i miei precedenti incontri tenuti a partire dal 2014, e il cui tema di fondo è rimasto lo stesso. Il titolo “La Parola Poetica, sfida necessaria in tempo di fame” mi rimanda ad un mio recente verso che dichiara: ”La mia unica sfida è la fede nella Vita” e alla dichiarazione del poeta Pablo Neruda sulla Poesia: “ La poesia è un atto di pace-. La pace costituisce il poeta come la farina il pane” . Mi son sempre lasciata interpellare dalle parole. La Parola mi ha sempre attratto, pro-vocato, chiamato ad essere, come dice G.

Ciclo dei 15 minuti letterari di Frascati Poesia - giovedì 15 aprile 20221 . Evento a cura di Patrizia Pallotta, poetessa, scrittrice e critica letteraria con interventi dei numerosi partecipanti collegati online.

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